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19 Aprile, 2025 Cesenatico

“A Cesena le donnƏ vengono cancellate in nome della cultura Woke”

“Il furore ideologico della cultura woke è arrivato anche a Cesena. Troviamo vergognoso che il ciclo di appuntamenti per la Festa della Donna venga denominato ‘Marzo delle donnƏ’, con l’utilizzo della schwa al posto della vocale al femminile. Si tratta di un vero e proprio insulto al ruolo della donna, che viene cancellato in nome di un’inclusività fine a sé stessa, ma che in realtà discrimina le donne stesse.” Lo dichiara in una nota Gioventù Nazionale Forlì-Cesena, secondo cui “questa non è emancipazione femminile ma il sintomo di un totale scollegamento dalla realtà e della mancanza di consapevolezza sui veri bisogni delle donne”. 

“La data dell’8 marzo – si legge nella nota – deve servire a valorizzare la forza delle donne, il loro sapere, le loro storie e il loro coraggio, non a diventare strumento di propaganda ideologica.”

“Tra gli eventi previsti nel ‘Marzo delle donnƏ’c’è anche la proiezione del film documentario ‘5 nanomoli – Il sogno olimpico di una donna trans’, introdotto dall’atleta transgender Valentina Petrillo. Ancora una volta, assistiamo alla distorsione di una giornata dedicata alle donne, piegata alle logiche di un’ideologia che non le tutela, ma le cancella. Il tema degli atleti transgender nelle competizioni femminili è già stato oggetto di dibattito e ci siamo espressi più volte contro questa ingiustizia. Permettere a uomini biologici di gareggiare contro donne significa alterare le regole della competizione e negare il principio di equità sportiva. Difendere lo sport femminile – conclude Gioventù Nazionale – significa difendere le donne e il loro diritto a competere ad armi pari”.

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