Roberto Buda, meglio di tutti, conosce il valore dell’ottavo comandamento (quello sulle bugie) ma, anche se in passato – sul tema candidature – si é spesso rimangiato la parola, questa volta ha tutta l’aria di essere terribilmente sincero quando giura (in primis a se stesso) che “dopo 21 anni ininterrotti in consiglio comunale é venuto il momento di lasciare la politica attiva e di fare spazio a qualcun altro”.
“In realtà – precisa – io ero sincero anche quattro anni fa quando dichiarai pubblicamente che non mi sarei mai più ricandidato, ma la verità é che la politica é sempre stata una grande passione e quindi anche l’ultima volta ci sono ricascato. Stavolta, però, non vedo margini per dei ripensamenti. Quando scadrà questa legislatura mi farò da parte perché, dopo 21 anni, sento davvero il bisogno di occuparmi di tutte quelle cose che, per ‘colpa’ della politica, ho un po’ sacrificato”.
Insomma, a meno di clamorosi dietrofront, il centrodestra fra un paio d’anni perderà Roberto Buda, ma non la sua eredità politica: “I presupposti per costruire un progetto amministrativo vincente – dice – ci sono tutti perché, in questi anni, forse per la prima volta nella storia di questa città, il centrodestra ha lavorato con grande compattezza. In consiglio comunale non ci sono tre gruppi, ma un’unica grande coalizione che, pur con identità diverse, lavora in maniera unitaria. Questo é un fattore importante che va preservato e che rappresenta la base più preziosa per costruire un’alternativa di governo forte e credibile per Cesenatico”.
E allora, da chi ripartirà il centrodestra? Forse da Fabio Bandieri, attuale capogruppo della sua lista civica, o magari dalla giovane emergente Stefania Salsi o, chissà, forse proprio da quella Lina Amormino che, proprio ieri, ha dichiarato che, dopo un periodo di sosta forzata, é pronta a rilanciare il suo impegno in politica: “Lavoro con Lina da tanti anni – sottolinea Buda – e dunque sapevo di queste sue difficoltà dovute prima all’alluvione e poi ai problemi di salute dei suoi genitori. Le sue, quindi, come sapevamo tutti, sono assenze assolutamente giustificate. Il suo contributo, in questi mesi, ci é mancato molto perché lei, come ex assessore, ha un’esperienza amministrativa molto solida e pertanto le sue competenze sono state preziose per il nostro gruppo. In questi mesi ci siamo sempre sentiti e, in qualche occasione, le ho anche chiesto se, vista la sua situazione personale, avesse preso in considerazione l’idea di dimettersi. L’ho fatto non con l’intento di forzarle la mano, ci mancherebbe, ma solo con l’idea di sollevarla da una responsabilità che, mi rendevo conto, faticava ad onorare con lo spirito e la passione che l’ha sempre contraddistinta. Lei mi ha sempre garantito che le difficoltà sarebbero passate e che quindi era convinta di poter tornare a dare il suo personale contributo alla lista civica. Il fatto che questo momento sia ormai arrivato non può che rendermi molto felice”.