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30 Maggio, 2025 Cesenatico

Energia e antitrust: Enel dovrà risarcire 40mila clienti

Si è concluso il procedimento istruttorio avviato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Enel Energia S.p.A., per una pratica commerciale scorretta legata alla comunicazione delle modifiche contrattuali relative al rinnovo delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas.

Un procedimento nato dall’intervento di Federconsumatori dopo le numerose segnalazioni ricevute dai cittadini. In particolare, Federconsumatori ha evidenziato “un preoccupante aumento degli importi in bolletta”, spesso riconducibile “a un passaggio non consapevole a nuove offerte a prezzi fortemente maggiorati, fino a oltre 2,46 €/smc per il gas e 0,40 €/kWh per l’elettricità”, che ha prontamente segnalato alle autorità competenti.

In moltissimi casi, la comunicazione di rinnovo non è mai giunta effettivamente a conoscenza del cliente, risultando non recapitata via posta o intercettata dai filtri antispam nei canali digitali. Le modalità adottate da Enel Energia – come accertato dall’Antitrust – non garantivano un’adeguata trasparenza, impedendo agli utenti di comprendere pienamente l’aumento applicato e rendendoli di fatto inconsapevoli delle modifiche intervenute a partire dal 1° giugno 2023.

Grazie anche all’intervento e alle azioni di Federconsumatori e di altre associazioni, il procedimento si è concluso con l’accoglimento di una proposta di impegni correttivi da parte dell’azienda, articolata in tre misure principali.

Misure informative: invio di notifiche tramite SMS o e-mail per ricordare l’avvenuto rinnovo, accessibilità semplificata alle comunicazioni nell’area riservata e nell’app di Enel, messaggi chiari in bolletta e revisione della grafica e del contenuto delle comunicazioni digitali (DEM).

Potenziamento dell’assistenza clienti: formazione specifica degli operatori e aggiornamento dei sistemi per garantire la possibilità di verifica immediata delle condizioni applicate e dell’effettiva ricezione delle comunicazioni da parte del cliente.

Misure compensative: riconoscimento di un ristoro pari al 25-50% della differenza di prezzo applicata sui consumi effettuati, a vantaggio di oltre 100.000 clienti coinvolti, inclusi gli ex clienti che abbiano presentato reclamo (fatta eccezione per eventuali forme compensative già riconosciute). 

I rimborsi avverranno in bolletta, entro la terza fattura utile, per i clienti attivi; o tramite nota di credito rimborsata via Mooney o assegno postale, entro 7 mesi, per i clienti cessati.

“Federconsumatori – si legge in una nota – accoglie positivamente l’esito del procedimento, che rappresenta un passo importante nella tutela dei diritti dei consumatori, e invita tutte le persone che ritengono di essere state coinvolte nella vicenda a rivolgersi alle sedi territoriali per ricevere assistenza nella verifica della ricezione dei ristori e nella eventuale richiesta dei rimborsi. Apprezziamo l’intervento dell’AGCM che riafferma, ancora una volta, come trasparenza, equità e tutela degli utenti devono essere i pilastri fondamentali di ogni rapporto contrattuale. Peccato solo che ogni volta questo principio debba essere ribadito a suon di ricorsi e segnalazioni. 

Federconsumatori continuerà a vigilare affinché nessun cittadino venga lasciato solo di fronte ad abusi, pratiche scorrette o poco chiare”. 

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