Il gelo di tre righe asettiche per spiegare che la questione sarà gestita dalla compagnia di assicurazione “Reale Mutua”. Così Start Romagna ha risposto ai genitori del ragazzino di Villamarina che il primo marzo, secondo una ricostruzione confermata da diversi testimoni oculari, é stato ferito ad un piede da un suo autista al “Punto Bus” della stazione di Cesena (qui l’articolo).
In particolare il 15enne, mentre attendeva il bus 138 per raggiungere l’Istituto Agrario, si é visto passare sopra il piede la ruota posteriore di un autobus che sopraggiungeva a velocità sostenuta. Quando qualcuno ha fatto notare all’autista ciò che era appena accaduto, quest’ultimo – da ciò che si legge nella denuncia presentata ai carabinieri di Cesenatico – avrebbe risposto “E io cosa ci posso fare?”.
La vicenda ha sollevato diversi interrogativi non tanto per l’incidente – che in quell’area ristretta, tra la calca disordinata degli studenti, può anche capitare – quanto per la sconcertante gestione degli attimi successivi all’episodio. Ed é stato proprio questo atteggiamento d’indifferenza da parte dell’autista ad indurre il ragazzino a sporgere querela. Un’indifferenza a cui si é attenuta anche Start Romagna che, nei giorni successivi, non ha mai chiamato i genitori del 15enne per chiedere informazioni sulle sue condizioni e neppure per chiedere spiegazioni su quanto accaduto. Soltanto il 17 marzo, quasi due settimane dopo il sinistro, l’azienda si é fatta sentire inviando tre righe didascaliche per avvertire che della questione é stata interessata l’agenzia di assicurazione.
Nessun accenno ad un’ipotesi di provvedimento disciplinare nei confronti dell’autista e neppure una parola per esprimere quantomeno un formale dispiacere per aver cagionato un danno fisico ad un ragazzino di 15 anni. Solo il silenzio dell’indifferenza.
