Partiamo dall’inizio: come e perché, nell’estate del 2023, nasce il Valverde?
Christian: ”Il progetto nasce come conseguenza dello scioglimento del Real Cesenatico, la squadra in cui giocavamo sia io che Samuele. Volevamo provare a mantenere vivo l’ambiente che si era creato fra noi giocatori, di cui molti conosciuti nelle giovanili. Inizialmente l’orientamento era verso il campionato CSI, ma poi abbiamo scelto di intraprendere la strada più ”professionale” e iscrivere il club in terza categoria”.
Il progetto nasce quindi da una costola di quello che fu il Real Cesenatico?
Christian: ”No, ufficialmente abbiamo fondato una squadra da zero. Ci siamo messi in proprio e abbiamo creato la nostra società”.
Quali sono i pro e i contro del gestire una realtà dilettantistica, anche a livello economico?
Samuele: ”Le spese sono il lato negativo di questa esperienza: i fondi iniziali, quelli necessari per avviare l’attività, sono stati stanziati da noi stessi, poi qualcosa rientra grazie agli sponsor, ma in minima parte”.
Christian: “Gestiamo una realtà in cui il rapporto dirigente-giocatore è come quello fra amici. Con gran parte dei ragazzi siamo legati anche da esperienze passate. Gli altri impegni fanno parte della normale agenda di chi decide di farsi carico di una realtà del genere”.
Passando al campo: come vi spiegate il cambio di rotta che ha intrapreso la squadra rispetto alla scorsa stagione?
Samuele: ”Si è venuta a creare un’atmosfera di entusiasmo generale che, già dallo scorso anno, ci ha permesso di accogliere ragazzi che altrimenti giocherebbero in categorie superiori, ma una crescita del genere non me la spiego: eravamo ultimi ma, nonostante i risultati non arrivassero, c’è sempre stata passione attorno alla squadra. Poi la rosa è cambiata abbastanza: una buona parte di ragazzi proveniva da quel gruppo di cui abbiamo parlato prima, mentre tanti altri sono stati portati dall’allenatore dello scorso anno. L’arrivo di un nuovo mister ambizioso mischiato all’entrata di altri giocatori ci ha dato una mano in tal senso”.
Christian: ‘‘Credo sia cambiata molto la mentalità del gruppo: all’inizio si pensava più a giocare e divertirsi mentre ora, oltre a quello, c’è anche tanta voglia di vincere”.
Vista la classifica è impossibile non parlare di un’eventuale promozione: in tal caso potrebbe cambiare il blocco squadra?
Christian: ”L’intenzione principale sarebbe quella di mantenere la maggior parte dei ragazzi, poi bisogna sperare che ciò accada. A questi livelli può sempre cambiare tanto in breve tempo, bisognerà aspettare”.
Samuele: ”In più qualche giocatore potrebbe avere richieste da parte di altre squadre, per cui prima punteremo a confermare loro poi valuteremo il resto”.
Qual è l’ambizione della società nel tempo?
Christian: ”Questa è la nostra seconda stagione e abbiamo già fatto un salto notevole rispetto al primo anno. La speranza è quella di confrontarsi, entro breve, con le categorie superiori nonostante sappiamo tutti che si tratterà di un passaggio difficile sia dal punto di vista delle avversarie che sul fronte economico. Per cui bisognerà andare a cercare entrate esterne”.
Samuele: ”Abbiamo già avuto richieste da parte di altre persone ma per ora abbiamo deciso di mantenere il controllo della società, in futuro si vedrà”.
Per concludere, la vostra partita preferita fino a qui?
Samuele: ”La partita a cui sono più legato di tutte è quella contro il San Mauro, quando era primo, nel girone di andata in questo campionato. Abbiamo vinto 2-0 e siamo andati in testa, da lì in poi é cominciata la cavalcata che ci ha portato ad essere primi ancora oggi”.
Christian: ‘’E’ vero, in quella partita ci siamo resi davvero conto di cosa potessimo fare, abbiamo avuto una svolta mentale. E non ci siamo più fermati”.