“Io assenteista? A volte bisognerebbe avere la sensibilità di andare oltre la banalità dei numeri”. E’ arrabbiata Lina Amormino perché l’articolo sui 17 consigli comunali saltati (per lei, nella prima metà della legislatura, il 56% di presenze) non le va giù: “Più che altro – spiega – mi pare una gogna che non merito perché, malgrado le difficoltà che la vita mi ha riservato in questi anni, il mio lavoro da consigliera l’ho sempre fatto con serietà e passione”.
Dunque Lina, come mai queste assenze?
“Le mie assenze, se ci fate caso, sono tutte circoscritte nell’ultimo periodo, guarda caso dopo l’alluvione del 2023, quando i miei genitori hanno perso la loro casa di Forlì. In quell’occasione mia mamma ha pure subito delle lesioni e, quattro mesi dopo, mio padre ha avuto un serio problema di salute. Per me é stato un momento davvero difficile, in cui ho dovuto rivedere completamente la routine delle mie giornate, rinunciando a tante cose. E’ stata questa, e solo questa, la ragione che, in molte circostanze, mi ha impedito di essere fisicamente presente alle sedute del consiglio comunale”.
E’ per questa ragione che, ad un certo punto, ha ceduto la carica di capogruppo della “Lista Civica per Buda” a Fabio Bandieri?
“Ho pianto quando l’ho fatto, ma é stata una scelta inevitabile. Ho sempre interpretato la politica con spirito di servizio, le poltrone non mi sono mai interessate, anche se quel ruolo di capogruppo me l’ero sudato e ci tenevo tantissimo. Ma, a volte, non puoi essere egoista e il bene comune, per come la vedo io, dev’essere sempre la priorità. Per questa ragione, quando mi sono resa conto che non ce l’avrei fatta, ho passato la mano. Del resto, al mio fianco avevo una persona che poteva garantire una maggiore presenza e, dunque, non ci ho pensato un attimo. E devo dire, col senno di poi, che Fabio Bandieri sta facendo un ottimo lavoro”.
Non ha mai pensato di cedere anche il ruolo di consigliere?
“Io, quel ruolo, non me lo sono comprato, ma mi é stato legittimamente affidato sulla scorta di un mandato popolare. Gente che mi ha dato fiducia, che ha creduto nelle mie capacità e dunque di farmi da parte del tutto, anche nei momenti più complicati, non me la sono sentita. Immagino che, all’interno della lista, qualcuno prema perché io rimetta il mio mandato, lasciando la poltrona ad un altro, ma in questo momento ho altri programmi”.
Sempre all’interno della lista civica per Buda?
“Assolutamente sì. Finché io, all’interno della lista, potrò continuare ad essere me stessa e ad esprimere liberamente le mie idee, non vedo motivi per cambiare…”.
Come sono i rapporti all’interno della lista?
“Molto buoni, come sempre. Ma noi siamo una coalizione civica formata da anime libere, non un partito dove tutti si adeguano ai diktat delle segreterie. Proprio per questo, nel nostro gruppo, ci si confronta, si discute, a volte si litiga pure, ma la buona politica nasce dal dialogo non dall’omologazione e quindi se nella lista c’é qualcuno che, su certi temi, la pensa in maniera diversa non mi pare un dramma”.
Perché la sua vita politica é sempre stata così complicata?
“Perché non sono una persona facilmente gestibile. Ho una testa e ragiono con quella. Non sono il soldatino che risponde sempre presente. Se credo ad una cosa la porto avanti fino in fondo ma, se non ci credo, la manina non la alzo…”.
Quindi, lei porterà a termine il suo mandato?
“Non solo. Oggi che, fortunatamente i problemi della mia vita sembrano in attenuazione, penso di essere finalmente nella condizione di poter anche rilanciare il mio impegno politico. In questa seconda parte della legislatura, voglio tornare a lavorare con la passione e la dedizione che avevo all’inizio della mia esperienza politica. Forse non mi vedrete tanto sui giornali ma, se un cittadino di Cesenatico ha bisogno di me, oggi come ieri, io ci sarò sempre”.