Nella giornata di ieri i carabinieri del Comando Provinciale e i poliziotti della Questura di Rimini hanno dato esecuzione ai decreti di perquisizione personale e locale emessi nei confronti di 13 ultras del Rimini Calcio ritenuti responsabili dell’aggressione avvenuta la sera del 2 novembre 2024 al Circolo ASD “Bellaria Monte” nel comune di Bellaria – Igea Marina.
Quegli scontri furono il preludio all’aggressione del 19 gennaio a Gatteo Mare, quando – proprio per vendicare quell’episodio – i tifosi del Cesena, armati di caschi e bastoni, al termine della partita di terza categoria fra Valverde e Cattolica, organizzarono una spedizione punitiva contro alcuni tifosi del Rimini che avevano seguito il Cattolica in quella trasferta.
Quell’aggressione, come detto, fu la conseguenza dei fatti del 2 novembre quando, attorno alle 23.15, alcuni giovani mascherati avevano fatto irruzione nel locale frequentato da un gruppo ultras del Cesena Calcio, dando vita ad una violentissima aggressione con mazze, catene e manganelli, artifizi esplosivi e fumogeni, provocando ingenti danni materiali e fisici. In particolare, uno dei presenti era stato ricoverato in un primo momento presso l’Ospedale Civile di Rimini e successivamente trasportato in quello di Cesena in prognosi riservata, poi sciolta e tramutata in una di 40 giorni.
Le indagini avviate nell’immediatezza hanno consentito di raccogliere elementi preziosi, grazie ai quali è stata provata la presenza sui luoghi del fatto di 13 tifosi biancorossi.
Di qui l’operazione di ieri “volta ad acquisire ulteriori utili elementi probatori a carico dei 13 soggetti, di cui due minorenni”, ad oggi indagati per i reati di “danneggiamento aggravato in concorso, lesioni personali aggravate in concorso e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere aggravato ed in concorso”.
All’esito delle perquisizioni di ieri sono stati rivenuti e sequestrati una mazza da baseball, un manganello, fumogeni ed elementi ritenuti utili alla prosecuzione delle indagini a carico degli indagati.