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23 Aprile, 2025 Cesenatico
Visite non disdette nei tempi previsti, quasi il 60% non paga la multa

Visite non disdette nei tempi previsti, quasi il 60% non paga la multa

A volte ci dimentichiamo, altre volte facciamo finta di nulla. Ma tra una amnesia ed una “furbata”, ammontano ormai a 7 milioni di euro le multe comminate ai cittadini e mai riscosse per visite o esami non disdetti entro i termini previsti. 

A metterlo in luce è la sezione di controllo della Corte dei Conti che ha severamente rimproverato la nostra Regione sottolineando la “endemica lentezza nella riscossione”, tanto che – a livello emiliano-romagnolo – “solo quattro aziende sanitarie introitano a bilancio sanzioni in misura superiore al 50% delle somme maturate dagli accertamenti”.

Il tema della riscossione dei ticket per le prestazioni non godute si lega a doppio filo a quello delle liste d’attesa. La ’sanzione’, infatti, fu introdotta nel 2016 con legge regionale proprio per arginare la mala pratica di bucare le prenotazioni. 

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Un disincentivo economico, quindi, per imporre ai cittadini utenti di disdire in tempo visite o esami, lasciando così liberi i posti in agenda per altri richiedenti. La sanzione per chi sgarra la cancellazione almeno due giorni prima dell’appuntamento (ma ci sono casistiche d’eccezione, da giustificare) è, quindi, l’ammontare dell’intero ticket previsto. Tutto perfetto, sulla carta, se non fosse che il volume di sanzioni non è irrisorio: 12,2 milioni di euro su base regionale nel triennio 2021-23, di cui ne sono stati riscossi dalle Ausl appena 5,3 milioni, ovvero il 43,06%.

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