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19 Aprile, 2025 Cesenatico
Arriva il rigassificatore, domenica a Ravenna il primo presidio di protesta

Arriva il rigassificatore, domenica a Ravenna il primo presidio di protesta

Mancano pochi giorni all’arrivo a Ravenna del rigassificatore, un pensiero in più per i pescatori romagnoli che attendono con una certa apprensione l’arrivo del “Bw Singapore”. Sull’effettivo impatto che la nave rigassificatrice avrà sull’ecosistema marino esistono opinioni divergenti. Di certo c’é che – come avviene con il rigassificatore di Porto Viro (attualmente ormeggiato davanti alle coste del Veneto) – anche il “Singapore”, per trasformare il gas da liquido a gassoso, userà l’acqua di mare che verrà restituita priva di ogni forma di vita, ovvero praticamente “distillata”. Il timore – manifestato le scorse settimane anche dalla marineria di Cesenatico – é che il procedimento a “ciclo aperto” possa togliere nutrienti a pesci e molluschi, impoverendo il mare e dando la spallata decisiva ad un settore – come quello dell’allevamento di vongole – già in forte crisi.

Per questa ragione, domenica prossima, dalle ore 14.30, al Molo Dalmazia di Marina di Ravenna, alcuni pescatori hanno organizzato un presidio di protesta. Al grido di “Rigassificatore non sei il benvenuto”, l’appello lanciato in particolare dal coordinamento “Fuori dal Fossile” sta raccogliendo diversi consensi soprattutto dalle associazioni ambientaliste ma anche da diverse forze politiche. 

Nonostante l’appoggio delle istituzioni comunali (il progetto fu approvato dalla Giunta De Pascale con un consenso bipartisan in Consiglio comunale), fin dall’inizio, il coordinamento Fuori dal Fossile ha esercitato una strenua resistenza cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica. Ora, a pochi giorni, dall’arrivo della nave, il coordinamento chiede “l’assunzione di impegni precisi per la una road map sui tempi di dismissione del rigassificatore, l’istituzione di un monitoraggio continuo e indipendente sulla qualità dell’aria, dell’ambiente marino, dell’assetto idrogeologico e dell’impatto sull’ambiente e sulla salute, una ferma posizione delle istituzioni per il taglio netto dei sussidi alle fonti fossili”.

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Domenica, a dar manforte alla protesta, ci sarà Sinistra Italiana secondo cui “l’impianto, che sarà operativo dai primi giorni di aprile 2025, rappresenta un ennesimo passo nella direzione sbagliata. Il nostro impegno è in un futuro senza fossili. Invitiamo tutte le cittadine e i cittadini a partecipare alla manifestazione per far sentire la propria voce e chiedere un futuro libero dai combustibili fossili”. 

Sostegno all’iniziativa anche da Potere al Popolo: “Siamo contro questo progetto portato avanti dall’Esecutivo Meloni, con la complicità e l’appoggio anche del Partito Democratico nazionale e locale, e in Regione attraverso il suo presidente, l’ex sindaco Michele De Pascale. Ci saremo per dire un no forte e chiaro alle scelte di questa classe politica che ha deciso sulla nostra pelle di sacrificare gli interessi collettivi ai profitti delle multinazionali”. 

E sulla banchina del porto ravennate ci sarà anche il Partito della Rifondazione Comunista: “Mentre Comune, Provincia e Regione sono pronte a mettersi al servizio dei potenti speculatori “fossili”, noi abbiamo deciso di continuare ad opporci perché abbiamo il diritto di non morire in una camera a gas e vogliamo (dobbiamo) fare di tutto perché quella dei nostri figli non sia l’Ultima Generazione”. Presente infine anche Europa Verde e Verdi Ravenna. 

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