Quando si parla di partigiani l’Emilia Romagna regala sempre storie che meritano di essere raccontate, come quella di Iris Versari, la leggendaria partigiana forlivese protagonista del nuovo libro di Walter Veltroni.
“Iris, la libertà” – in uscita in questi giorni per Rizzoli – racconta la storia di Iris Versari, la partigiana forlivese nata nel 1922 che, ad appena 21 anni, si arruolò nella banda di Silvio Corbari, il partigiano insignito, per il successo di tante sue operazioni, della medaglia d’oro al valor militare. Unica donna della banda, Iris Versari compie le azioni, armi in mano, e non esita a uccidere, ma dagli altri partigiani viene vista come “la donna del capo”. Con Silvio infatti intreccia un’intensa relazione, che rende indelebili i momenti trascorsi insieme. Fino a un giorno di agosto del 1944, in cui Iris si toglie la vita dopo aver ucciso una SS, sparandosi per consentire ai compagni di sfuggire alla milizia di fascisti e nazisti che ha scoperto, forse grazie a una spiata, il loro rifugio sulle montagne della Romagna.
Ma nonostante il suo sacrificio, Corbari e gli altri non riusciranno a sfuggire alla morte. I loro corpi, con quello di Iris, verranno esposti, impiccati, in una piazza di Forlì.
Walter Veltroni racconta la storia di una giovane donna temeraria che, con il fuoco negli occhi e la libertà nel cuore, ha combattuto per la nostra democrazia. Ispirandosi alla vita di Iris Versari, compone uno straordinario romanzo di amore e di lotta, narrandoci senza sconti di quei ragazzi che hanno scritto la storia con il sangue e con il coraggio.