La Questura di Rimini ha emesso 13 provvedimenti daspo nei confronti di altrettanti ultras del Rimini per un totale di 56 anni. Dunque, tredici componenti del tifo biancorosso organizzato non potranno frequentare, per diversi anni, gli stadi nazionali ed internazionali.
I fatti contestati risalgono al novembre 2024 quando, attorno alle 23.15, alcuni giovani mascherati avevano fatto irruzione nel locale frequentato da un gruppo ultras del Cesena Calcio, dando vita ad una violentissima aggressione con mazze, catene e manganelli, artifizi esplosivi e fumogeni, provocando ingenti danni materiali e fisici. In particolare, uno dei presenti era stato ricoverato in un primo momento presso l’Ospedale Civile di Rimini e successivamente trasportato in quello di Cesena in prognosi riservata, poi sciolta e tramutata in una di 40 giorni.
Quegli scontri furono il preludio all’aggressione del 19 gennaio a Gatteo Mare, quando – proprio per vendicare quell’episodio – i tifosi del Cesena, armati di caschi e bastoni, al termine della partita di terza categoria fra Valverde e Cattolica, organizzarono una spedizione punitiva contro alcuni tifosi del Rimini che avevano seguito il Cattolica in quella trasferta.
All’esito dell’attività di indagine la Questura di Rimini ha quindi emesso 13 daspo contro i responsabili dei disordini della durata complessiva di 56 anni. Nello specifico, quattro divieti sono aggravati, ovvero con obbligo di firma presso gli Uffici di Polizia in concomitanza delle partite del Rimini.