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19 Aprile, 2025 Cesenatico

Fratelli torturati in un garage a Villamarina, a breve l’appello

Si attende la data del processo d’appello per il procedimento che ha visto coinvolti padre, madre, figlio e vicino di casa di Cesenatico per aver sequestrato e torturato due fratelli e la fidanzata di uno di essi, dopo averli rinchiusi in un garage a Villamarina. 

Gli avvocati Alessandro Monteleone, Pietro Martines e Andrea Romagnoli hanno infatti depositato l’atto di appello e attendono la data dell’udienza. 

A giugno 2024, gli imputati sono stati condannati in primo grado con rito abbreviato a pene che vanno dai 3 anni e 20 giorni a 2 anni per i reati di tortura, lesioni aggravate, violenza privata e porto abusivo d’armi. 

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I fatti risalgono alla fine di giugno del 2023 nella zona di Villamarina. La famiglia di origine pugliese ma residente a Cesenatico (il padre all’epoca aveva 53 anni, la madre 52 e il figlio 24) insieme all’amico e coetaneo di quest’ultimo, sono stati sostanzialmente riconosciuti colpevoli di aver prima attirato con una scusa e poi rinchiuso due fratelli e la fidanzata di uno di loro (tutti residenti nel Cesenate) in un garage, immobilizzandoli mani e piedi e picchiandoli con il manico di ferro di una torcia, con una spranga, con calci e pugni e con un taser. In più il figlio, durante le minacce di morte, avrebbe loro mostrato la pistola.

L’aggressione, secondo la tesi degli imputati che però non ha trovato riscontri in fase processuale, sarebbe stata causata dal ritrovamento di droga in un garage della famiglia, convinta che a nascondere quello stupefacente sarebbero stati i due fratelli che conoscevano già. Ma questa ipotesi, come detto, è stata del tutto scartata in fase processuale.

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