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19 Aprile, 2025 Cesenatico

In Cile faceva il direttore d’orchestra, a Cesenatico vive grazie alla Caritas

La sua figura alla Caritas di Cesenatico é ormai diventata familiare. Lo chiamano “il maestro” perché in Cile, il suo paese d’origine, faceva il direttore d’orchestra. Lui si chiama Eduardo Prado e, da qualche anno, é arrivato in Italia con la sua famiglia: “Il problema – spiega – é che tutti i titoli di studio conseguiti nel mio paese in Italia non sono validi. Per esercitare la professione di maestro di musica ho bisogno di un’abilitazione e quindi di un percorso di studio della durata di due anni che sto ultimando, assieme a mia figlia, al conservatorio ‘Maderna’ di Cesena”. 

In Cile faceva il direttore d’orchestra, a Cesenatico vive grazie alla Caritas - La Voce di Cesenatico

Perché siete venuti in Italia?

“Perché il vostro é il paese della lirica e mia figlia vuole diventare una cantante. Si é già esibita al teatro Bonci e, anche se sono suo padre e dunque non posso essere totalmente obiettivo, io sono convinto che lei sia molto brava e il suo talento, prima o poi, la porterà in alto. Prima però dovrà completare il triennio in canto lirico al conservatorio…”. 

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Come mai avete bisogno dell’aiuto della Caritas?

“Perché, con il mio visto, io posso lavorare al massino 20 ore alla settimana. E dunque i soldi che guadagno non sono sufficienti per mantenere una famiglia di quattro persone. Per arrotondare, quando il meteo lo consente, io vado a suonare per strada, ma anche lì non si racimola granché. Mia moglie fa qualche lavoretto saltuario come badante per gli anziani, ma anche lei non guadagna tanto. Insomma, la vita in Italia costa, l’affitto é caro e non sempre riusciamo a mettere sul tavolo un piatto caldo. Per questo, quando serve, da circa un anno, vengo qui per chiedere un aiuto. E i volontari non mi hanno mai detto di no”. 

Cosa chiedete di solito alla Caritas?

“Oltre al cibo anche qualche indumento. Giacche, pantaloni, scarpe, a volte qualche utensile per la casa, come piatti, coperte o stoviglie”.

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Mangiate anche alla mensa della Caritas?

“No perché, se sei una famiglia, il cibo te lo devi portare a casa. I nuclei familiari non sono ammessi alla mensa della Caritas”.  

Dove vivete a Cesenatico?

“Siamo ospitati al Camping Village, ma adesso é chiuso e dunque siamo provvisoriamente sistemati in un albergo”.

Quali sono le speranze per il vostro futuro?

“Quando mi sarò diplomato potrò lavorare con più continuità e, a quel punto, spero di raggiungere una maggiore tranquillità economica per me e la mia famiglia. Dopo tanti sacrifici avremmo davvero bisogno di un po’ di serenità”. 

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