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23 Aprile, 2025 Cesenatico
Salgono di notte sulla vongolara e accendono il motore: gravi danni per il “Simone Luisa”

Ignoti salgono di notte sulla vongolara e accendono il motore: gravi danni per il “Simone Luisa”

E’ giallo su un misterioso episodio accaduto in banchina la scorsa settimana. Durante un normale pattugliamento, alle prime luci del mattino, gli uomini della Capitaneria di Porto si sono imbattuti in una vongolara – la “Simone Luisa” – con il motore stranamente acceso. 

Avendo le prese a mare chiuse, quindi senza acqua di raffreddamento, il motore è andato in ebollizione, bruciando tutte le guarnizioni e danneggiando anche le bronzine, ovvero i cuscinetti metallici che hanno una funzione antifrizione negli organi rotanti delle macchine. 

Salgono di notte sulla vongolara e accendono il motore: gravi danni per il “Simone Luisa”

A dare l’allarme è stato uno dei titolari della pescheria davanti al quale il “Simone Luisa” era ormeggiato. Lo scafo stava infatti imbarcando acqua e la fuoriuscita del carburante rischiava di inquinare l’acqua del porto. 

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In ogni caso, dopo aver avvertito il comandante dell’imbarcazione (che risiede a Bellaria), è stato accertato che qualcuno, nella notte, si era furtivamente introdotto all’interno dello scafo e, dopo aver forzato la porta della cabina, trovando le chiavi inserite nel cruscotto, aveva acceso il motore. 

Difficile identificare la matrice del gesto: premesso che una vongolara non può essere “rubata” e considerata remota l’ipotesi della dimenticanza, è probabile che l’autore sia un senzatetto salito sullo scafo magari per riscaldarsi dai rigori dell’inverno.

Salgono di notte sulla vongolara e accendono il motore: gravi danni per il “Simone Luisa”

Del resto, non è la prima volta che si registrano episodi del genere: anche due mesi fa, poco distante da dove ormeggia abitualmente il “Simone Luisa”, ignoti erano saliti durante la notte a bordo di un’altra imbarcazione e, dopo aver forzato la cabina, avevano rubato un cannocchiale, lasciando come “souvenir” un vassoio di paste. 

Tuttavia, poiché accendere il motore di un’imbarcazione di questo tipo non è complicato ma presuppone la conoscenza di un minimo di nozioni marinare, non è da escludere che possa essersi trattato di un dispetto da parte di qualcuno che, per ragioni misteriose, voleva creare un problema serio al comandante dell’imbarcazione. 

Il “Simone Luisa”, che per il “fermo pesca” tornerà in mare solo a giugno, si trova in questo momento al cantiere “Marconi” di Cesenatico per riparare i danni subiti al motore. 

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