Una banda di molesti perdigiorno o semplicemente adolescenti come tanti che, dopo la scuola, non sanno dove trascorrere le loro giornate? Al quartiere Madonnina il tema é “caldo” e, come al solito, la comunità si divide.
Parliamo di quel nutrito drappello di giovanissimi che, tutti i pomeriggi, staziona sui muretti del condominio del Conad di via Gramsci nel quartiere Madonnina (leggi qui l’articolo).
Per alcuni – perlopiù residenti nella palazzina a due piani – la loro presenza sta diventando un “problema serio”, per altri la questione é un po’ gonfiata perché, in fondo, sono giovani che si divertono ma non fanno nulla di male.
Dopo le accuse, la parola va ad un rappresentante dei “ragazzi del muretto” che, sui social – terreno di scontro di ogni diatriba – ha così replicato: “Nei post di denuncia – scrive – viene detto che noi ragazzi siamo sempre in giro nel quartiere a fumare e bere birra e a lasciare sporcizia in giro. Siamo stati accusati anche di derubare i residenti e rispondere maleducatamente ai rimproveri facendo così di tutta l’erba un fascio. Noi siamo tutti ragazzi residenti, da sempre, in zona Peep Madonnina e nessuno di noi (parlo per me e i miei amici) si è mai permesso di rispondere in maniera maleducata. Anzi, quando veniamo rimproverati, in maniera sempre sgarbata, e ci dicono di pulire, rispondiamo in modo educato e puliamo. Ma, anche se non siamo rimproverati, noi puliamo sempre. Inoltre, da quando il Don ha messo il campetto della chiesa a pagamento, per non parlare dei parchi ridotti malissimo, non è che ci siano tanti altri posti dove dover stare. Se poi lei si lamenta per la confusione è abbastanza normale essendo ragazzi, e penso che anche lei alla nostra età faceva le stesse cose che facciamo noi. Inoltre spesso, quando vediamo delle signore anziane in difficoltà con la spesa, non ci tiriamo mai indietro e le aiutiamo. E se lei vuole chiamare i carabinieri per queste cose, quando a Cesenatico ci sono situazioni ben peggiori, faccia pure. Tra l’altro i carabinieri sono venuti anche un giorno a schedarci, nonostante noi fossimo lì tranquilli a parlare e non disturbavamo nessuno. Ci avete dipinto come ragazzi che disturbano e fanno casino, ma in realtà siamo bravi ragazzi tirati su bene dai nostri genitori”.