Malgrado le sentenze, l’Eni non ne vuol sapere di pagare l’Imu sulle piattaforme e così, dopo anni di battaglie legali, la vertenza stavolta é finita in Cassazione dopo che il colosso dell’energia ha impugnato tutti i procedimenti che gli imponevano di pagare diversi milioni di euro come mancato versamento dell’Imu relativa alle piattaforme per l’estrazione di idrocarburi.
La questione riguarda numerose amministrazioni comunali della riviera romagnola, compresa quella di Cesenatico che, nello specifico, attendeva per metà marzo il pronunciamento relativo all’integrazione per l’annualità 2014-2015.
“In effetti – conferma il sindaco Gozzoli – la Cassazione si é riunita e ha discusso molti ricorsi sullo stesso tema, ma ancora non conosciamo l’esito di quel pronunciamento”. Come da prassi, infatti, passano diversi mesi prima che la Cassazione renda noto il dispositivo e, dunque, con ogni probabilità, bisognerà aspettare settembre per avere un verdetto.
In ballo, per l’ente, ci sono circa 3,8 milioni di euro, anche se l’importo complessivo é molto più sostanzioso: in particolare, tra il 2017 e il 2021 il Comune di Cesenatico reclama 18 milioni di euro, per il periodo tra il 2012 ed il 2015 l’importo è di 3.3 milioni di euro, mentre dal 2016 al 2019 l’importo è di 11,5 milioni di euro.
Non é una partita facile perché tutti gli avvisi di pagamento emessi dal Comune di Cesenatico sono stati puntualmente impugnati da Eni presso le sedi competenti e, ormai é chiaro, così sarà anche per il futuro.
L’obiettivo del colosso dell’energia é fare il più possibile ostruzionismo legale, anche a costo di spendere cifre astronomiche per le spese processuali.
All’ultimo grado di giudizio, almeno per ora, sono giunte – come detto – solo le annualità 2014-2015 per un totale di 3,8 milioni ed é su questo specifico capitolo che la Cassazione si é riunita la scorsa settimana. Sarà però solo la prima di una lunga serie di diatribe legali che si trascineranno ancora per tanti anni, a meno che Eni non decida di modificare il suo atteggiamento legale.
In ogni caso, poiché l’Imu sulle piattaforme rappresenta una voce significativa del bilancio, in caso di esito avverso, il Comune di Cesenatico ha prudenzialmente accantonato una cifra di pari importo al Fondo Crediti di dubbia Esigibilità. In questo modo, in caso la Cassazione dia ragione ad Eni, non ci saranno conseguenze per le casse comunali.